Oggi sembra finalmente arrivata la primavera.
Il cielo e' di un bell'azzurro pulito e dalla finestra aperta entra un'arietta tiepida che gonfia appena la tenda tutta illuminata di sole.
E da fuori arrivano le voci di chi si ferma a chiacchierare per strada e i gridolini dei bambini all'uscita dell'asilo, un po' di spadellamento dalla case di fronte e il mio vicino che, al solito, si esercita alla batteria.
Stamattina e' anche passata una banda musicale. Si', di venerdì mattina e senza un motivo apparente. E' sembrato strano anche a me. Mi son detta che magari i musicisti abitano tutti insieme e stavano andando a lavoro.
Il cielo e' di un bell'azzurro pulito e dalla finestra aperta entra un'arietta tiepida che gonfia appena la tenda tutta illuminata di sole.
E da fuori arrivano le voci di chi si ferma a chiacchierare per strada e i gridolini dei bambini all'uscita dell'asilo, un po' di spadellamento dalla case di fronte e il mio vicino che, al solito, si esercita alla batteria.
Stamattina e' anche passata una banda musicale. Si', di venerdì mattina e senza un motivo apparente. E' sembrato strano anche a me. Mi son detta che magari i musicisti abitano tutti insieme e stavano andando a lavoro.
Comunque mi sentivo piuttosto allegra e mi e' venuta voglia di fare dei grissini.
E in particolare mi sono venuti in mente questi con l'uvetta che avevo mangiato una volta e che mi erano piaciuti un sacco, per quel sapore dolce-salato.
La ricetta e' molto semplice e mi son divertita ad "arrotolare" i grissini che naturalmente alla fine erano tutti diversi uno dall'altro; chi piu' lungo chi piu' tozzo chi piu' storto...
Dei mostri buoni insomma.
E in particolare mi sono venuti in mente questi con l'uvetta che avevo mangiato una volta e che mi erano piaciuti un sacco, per quel sapore dolce-salato.
La ricetta e' molto semplice e mi son divertita ad "arrotolare" i grissini che naturalmente alla fine erano tutti diversi uno dall'altro; chi piu' lungo chi piu' tozzo chi piu' storto...
Dei mostri buoni insomma.
- 200 g di farina bianca
- poco piu' di 100 ml di latte
- 100-110 g di uvetta sultanina
- circa 10 g di lievito di birra
- 2 o 3 cucchiai di olio extra vergine d'oliva
- un pizzico di sale
Fate rinvenire l'uvetta in poca acqua calda.
Disponete sul tavolo la farina a fontana e versateci quindi il lievito di birra che avrete sciolto in una piccola parte del latte intiepidito, l'olio d'oliva e il sale.
Aggiungete man mano il latte cominciando ad impastare e lavorate energicamente la pasta finche' non sara' diventata tesa ed elastica. Aggiungete dell'altra farina se vi dovesse sembrare troppo umida o appiccicosa o, al contrario, un po' di latte se troppo asciutta.
Coprite con un telo umido e fate lievitare per una mezz'ora.
Riprendete quindi la pasta, uniteci l'uvetta che avrete asciugato con un panno e lavoratela ancora fino a che il tutto non si sia ben amalgamato.
A questo punto prelevate piccole porzioni di pasta e "arrotolatele" sul tavolo con le mani infarinate (non troppo pero' perche' viene meglio con la pasta leggermente appiccicosa).
Infornate a 180 gradi per 10-15 minuti o finche' i grissini saranno ben dorati su tutti i lati.
Disponete sul tavolo la farina a fontana e versateci quindi il lievito di birra che avrete sciolto in una piccola parte del latte intiepidito, l'olio d'oliva e il sale.
Aggiungete man mano il latte cominciando ad impastare e lavorate energicamente la pasta finche' non sara' diventata tesa ed elastica. Aggiungete dell'altra farina se vi dovesse sembrare troppo umida o appiccicosa o, al contrario, un po' di latte se troppo asciutta.
Coprite con un telo umido e fate lievitare per una mezz'ora.
Riprendete quindi la pasta, uniteci l'uvetta che avrete asciugato con un panno e lavoratela ancora fino a che il tutto non si sia ben amalgamato.
A questo punto prelevate piccole porzioni di pasta e "arrotolatele" sul tavolo con le mani infarinate (non troppo pero' perche' viene meglio con la pasta leggermente appiccicosa).
Infornate a 180 gradi per 10-15 minuti o finche' i grissini saranno ben dorati su tutti i lati.
9 commenti:
Belli, sicuramente buoni e, soprattutto, utili per grattarsi in mezzo alle scapole in quella zona della schiena in cui a meno di essere un contorsionista è impossibile arrivare, grande zinzonzan!!! :D
massi
...ehm....grazie.......
ehe prego :D
bella la nuova versione della grafica, mi piace!è più frescolina..si intona con una ricetta al limone!non sò cosa ma deve esserci il limone..hai mai fatto il risotto al limone?io lo adoro!
massi
..mmm...effettivamente il riso al limone non l'ho mai fatto,quasi quasi...
A. te ne sara' infinitamente riconoscente... :)
Eheh A. non è un estimatore delle cose al limone?
ma così si ricrederà, è delizioso!
dopo averlo nominato qua mi è rimasta l'idea e la mia cuoca di fiducia è stata così gentile da prepararmelo ieri per pranzo.. :D
massi
No, penso che ad A. tutto sommato le cose al limone non dispiacciano affatto.
E' solo che quando ha saputo del tuo suggerimento ha detto: "Riso al limone?!....Ma e' uno scherzo??"
Eheh..lo preparero' di sicuro! :)
Eheh confermo al buon A. che il riso al limone se fatto bene è un ottimo riso! :D
rimane abbastanza delicato e si sente il buon sapore del limone, a volte (immagino a seconda della quantità di buccia di limone grattuggiata utilizzata) si sente un leggerissimo amarognolo, ma proprio leggero, tipico di certi limoni ed assolutamente non disturbante ma gradevole..
dobbiamo assolutamente cenare insieme al prossimo nostro incontro, io faccio il riso al limone e zinzonzan qualsiasi altra cosa voglia!
A. si può anche limitare al mangiare se preferisce :D
Questi grissini sono buonissimi, li ho preparati oggi e sono spariti subito!
Grazie per aver postato la ricetta ;)
Barbara,scusami tanto per il ritardo spropositato...
Mi fa davvero un enorme piacere che ti siano piaciuti!
Magari una volta o l'altra provero' a farne anche qualche altra variante e mi farai sapere ;)
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