mercoledì 14 ottobre 2009

Schiacciata all'uva alla fiorentina





Di ritorno da un'ulteriore manciata di giorni trascorsi a casa dei miei e dal compleanno piu' ricco di sorprese che abbia mai avuto...beh...mi sentivo un po' malinconica.
Si, insomma, di quella malinconia vagamente nostalgica che in certi momenti si insinua come una nebbiolina sottile un po' tutt'intorno, impregnando l'aria, confondendosi nei profumi, avvolgendo le cose cosi' che ciascuna, capitandoci tra le mani, susciti mille pensieri e altrettanti ricordi lontani.


A niente e' valso il sole brillante fuori dalla finestra; avevo questo umore autunnale e non c'era niente da fare. E siccome saggezza popolare vuole che "se non puoi batterli unisciti a loro", sebbene non sia poi cosi' sicura che di saggezza si tratti, ho preferitoassecondarlo con questa ricetta.


La schiacciata all'uva mi riporta alle volte in cui da bambina, capitava di andare a vendemmiare nella vigna di mio zio. Adoravo cogliere l'uva mangiandone di tanto in tanto qualche acino piccolo e dolce,chiaccherando con i miei cugini o ascoltando i discorsi degli adulti, presi anche loro da qualche ricordo o da qualche scherzo d'annata (o almeno questo e' quello che capitava nel raggio d'azione di mia madre e mia zia..).
Ma a questi si aggiungono anche i ricordi legati al periodo trascorso a Firenze, dove la schiacciata e' un rito e una tra le prime note dolci che promettono l'autunno imminente.






Ho usato una ricetta trovata tempo fa non ricordo piu' dove (purtroppo) ma simile a quella di Anice&Cannella a sua volta simile a quella di Marble a sua volta simile a quella di P. Petroni....insomma quello che capita sempre a proposito di una ricetta :)
L'uva da schiacciata e' per eccellenza del tipo canajola, cosi' diffusa nelle vigne toscane, ma se ne puo' comunque usare di altra qualita' purche' ad acino nero da vino.








  • 400 g di farina bianca
  • 200 g circa di zucchero
  • 20 g circa di lievito di birra fresco
  • 2 cucchiai di olio extra-vergine di oliva
  • un pizzico di sale
  • 1 kg di uva canajola (o di un'altra qualita' ad acino nero da vino)
  • una manciata di semi d'anice
  • poco zucchero a velo


Per prima cosa procedete con la preparazione della pasta: in pochissima acqua tiepida sciogliete il lievito ed emulsionate con l'olio d'oliva, il sale e 4 cucchiai di zucchero. Unite quindi la farina e cominciate ad impastare aggiungendo man mano tanta acqua quanto basta per ottenere una pasta liscia ed elastica che non si appiccichi alle mani. Lavorate energicamente la pasta per almeno una decina di minuti. Formatene quindi una palletta che sistemerete in un recipiente piuttosto capiente coperto da un panno umido e lasciate lievitare, magari nel forno appena intiepidito, per almeno un'ora e mezzo.
Lavate intanto i grappoli d'uva e sgranatene con cura gli acini.
Con i due terzi dell'impasto tirate ora una sfoglia sottile e disponetela in una teglia unta d'olio (ungete anche la carta da forno casomai decideste di usarla) lasciando i bordi alti.
Disponeteci sopra circa 700g d'uva, cospargete con 2-3 cucchiai di zucchero e date un giro d'olio.
Tirate quindi un'altra sfoglia con la pasta rimanente e disponetela sull'altra chiudendo i bordi con attenzione; mettete sopra il resto dell'uva, zuccherate con altri 2 cucchiai di zucchero, date una manciata di semini d'anice e un altro giro d'olio.
Infornate a 180/200 gradi per circa un'ora o fino a quando la schiacciata non sara' ben dorata.
Una volta sfornata, laciate intiepidire appena la schiacciata e cospargete con dello zucchero a velo.

5 commenti:

Anonimo ha detto...

Nostalgia, nostalgia canagliaaaaaaaa
che ti prende proprio quando non vuoi
Ti ritrovi con un cuore di paglia
e un incendio che non spegni mai
Nostalgia, nostalgia canagliaaaaaaaaa...(grande Albano) :D

zinzonzan malinconia, nostalgia, allegria ci vuole, allegria!
(hai facoltà di dire "da che pulpito", ma solo una volta :D)

mmmm schiacciata, mi ispira!è una specie di crostata?

adoro i colori della seconda foto, la coppa di uva :)

massi

Anonimo ha detto...

Eheheheh...sono rimasta così estasiata dalle immagini della "Schiacciata all'Uva", perdendomi al pensiero di maxi scorpacciate di questo dolce in compagnia di Mauri, da non notare assolutamente la foto in alto della mitica FIAT500 e della tua dedica a fondo pagina...
Che dire..pardonne moi! Però quando torni ci prepari il dolce, vero?? :)
M.luisa

zinzonzan ha detto...

Massi: Ma tu pensa...sara' che sono piu' anziana di te (e so gia' che mi farai pentire d'averlo ribadito..) e che quindi, da un lato ho fatto in tempo a "conoscerli" e dall'altro ho le idee piu' confuse ma ero convinta che Nostalgia canaglia la cantassero i Ricchi e Poveri...

Comunque scusa il ritardo, Massi, e riguardo alla schiacciata, diciamo che e' piu' simile al pane alla marmellata..;il sapore insomma e' piu'semplice di quello della crostata e, mentre lo mangi, ti scricchiolano sotto i denti i semini dell'uva.. :)


M.Luisa: Ahahahah!In effetti la tua mail m'aveva lasciato un po' col dubbio che tu pensassi:"Ma guarda questa!...mi dedica un dolce che manco posso mangiare!" :D menomale va'! :D

E stai sicura, schiacciata assicurata!
Confido in un po' d'uva tardiva e una vigna incustodita.. ;)

Anonimo ha detto...

Mmmmm pane e marmellata, ricordo di colazioni quasi adolescenziali in campeggio con gli scout..

Mi unisco alla richiesta di sperimentare il suddetto piatto..
Così come gli altri aggiungerei, sei già in debito di uno Spezzatino agli Champignon, di altri biscotti al tarassaco, di un passato di zucca e degli gnocchi alla romana!
e ringrazia che ti abbuono la crema dicavolfiore e i peperoni và.. ;D

massi

Anonimo ha detto...

EHEHEH..e bravo Massi, ottima scelta! Però che dici le chiediamo di prepararci anche il Castagnaccio? (io l'ho assaggiato e t'assicuro che merita, era da 10 e lode).